a Deo rex, a rege lex

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In liturgia c’è un tema particolarmente ignorato, d’importanza sufficiente alla produzione di volumi su volumi: il filo di Arianna che lega San Pio X alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. La dichiarata necessità di maggiore consapevolezza da parte dei fedeli, l’actuosa partecipatio ai riti sia nel canto che nelle acclamazioni, portò Pio XII a formulare nella Mediator Dei un … Continua a leggere

find the differences

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La liberalizzazione della Messa tridentina voluta da Benedetto XVI, nell’era del digitale, ha portato in vista immagini delle liturgie in quello stile, messe in raffronto con quelle della riforma liturgica. I commenti più tranchant, espressi in maniera libera quanto sconsiderata, si sbilanciano puntualmente in favore del primo. In seconda battuta si demonizza la riforma liturgica che, dal rito della Messa … Continua a leggere

stupore del sacro

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Studiando filosofia della conoscenza, in ambito teologico, ci si imbatte puntualmente in un aspetto particolarmente spinoso, riguardo alla possibilità di conoscenza di Dio. Infatti per la nostra teologia cristiana Dio si presenta ultimamente inconoscibile. Spiegare questo nodo comporta articolare bene il discorso, onde evitare di cadere nell’errore secondo cui non possiamo sapere niente di certo su Dio. Senza alcun dubbio … Continua a leggere

omnia mutantur

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La discussione riguardo il “non indurci in tentazione” non si è incentrata sul fatto che tradurre è tradire, perché è tecnicamente dimostrata la perfetta aderenza della versione italiana alla vetus latina discendente dalla LXX di riferimento in greco. La questione è stata dibattuta più su un livello linguistico-semantico, ovvero come le parole rendano il significato nella lingua correntemente parlata. Dio … Continua a leggere

mihíque, et ómnibus, pro quibus illud óbtuli, sit, te miseránte, propitiábile

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Terminando di dare la comunione, si ripone il Santissimo Sacramento, si purificano i vasi sacri, il celebrante lava pure le sue dita con le abluzioni e alcune preghiere di ringraziamento. Quindi il sacerdote purifica il calice e lo ricopre con il suo velo. Tornato al Messale, declama una preghiera di gratitudine: il postcommunio. Ringraziato Dio per i benefici ricevuti dal … Continua a leggere

Adventus

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Domenica 29 novembre 2020 inizia il tempo liturgico di Avvento.
L’anno scorso per l’occasione avevamo tenuto una catechesi in oratorio
con al termine canto della compieta davanti al SS. Sacramento.
Quest’anno non ci è concesso fare niente se non rileggere e meditare.

⇒ VENI EMANUEL ⇐

adhaéreat viscéribus meis: et præsta; ut in me non remáneat scélerum mácula

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«Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quanto vi ho trasmesso, cioè che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso le grazie, lo spezzò e disse: ‘Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me’. Così pure, dopo aver cenato, prese anche il calice dicendo: … Continua a leggere

Domine non sum dignus ut intres sub téctum meum

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Inequivocabili sono le parole che Gesù disse nell’Ultima Cena a proposito della S. Comunione: ”prendete e mangiatene … bevetene tutti”( Mt. 26, 26-27). Il Signore ci rivolge un invito pressante a riceverlo nel sacramento dell’Eucaristia: « In verità, in verità vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo Sangue, non avrete in voi … Continua a leggere

In primis, quæ tibi offérimus pro Ecclésia tua sancta cathólica

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La preghiera eucaristica è il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione, è la preghiera di azione di grazie e di santificazione. Il sacerdote invita il popolo a innalzare il cuore verso il Signore e lo associa a sé nella solenne preghiera, che egli, a nome di tutta la comunità, rivolge a Dio Padre per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito … Continua a leggere

et bénedic hoc sacrifícium, tuo sancto nómini præparátum

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Appena di rientro a casa dopo un anno passato coi francescani, l’allora padre spirituale mi faceva una confidenza. Raccontava di aver partecipato a Roma ad incontri con altri direttori di ufficio catechistico diocesano, in modo non esaltante se, restando in silenzio mentre li vedeva parlare, diceva dentro di sé: «Io faccio parte di questa Chiesa?». Il monsignore era qualificato all’incarico … Continua a leggere