Citazione

La banalità del male ha accentuato la relazione fra la facoltà di pensare, la capacità di distinguere tra giusto e sbagliato, la facoltà di giudizio, e le loro implicazioni morali. La percezione dell’autrice di Eichmann sembra essere quella di un uomo comune, caratterizzato dalla sua superficialità e mediocrità che la lasciarono stupita nel considerare il male commesso da lui, che consiste, nell’organizzare la deportazione di milioni di ebrei nei campi di concentramento. Ciò che la Arendt scorgeva in Eichmann non era neppure stupidità ma qualcosa di completamente negativo: l’incapacità di pensare. Eichmann ha sempre agito all’interno dei ristretti limiti permessi dalle leggi e dagli ordini. Questi atteggiamenti sono la componente fondamentale di quella che può essere vista come una cieca obbedienza. Egli non era l’unica persona che appariva normale mentre gli altri burocrati apparivano come mostri, ma vi era una massa compatta di uomini perfettamente “normali” i cui atti erano mostruosi. Dietro questa “terribile normalità” della massa burocratica, che era capace di commettere le più grandi atrocità che il mondo avesse mai visto, la Arendt rintraccia la questione della “banalità del male”.

IMG_20210813_232517

Questa “normalità” fa sì che alcuni atteggiamenti comunemente ripudiati dalla società – in questo caso i programmi della Germania nazista – trova luogo di manifestazione nel cittadino comune, che non riflette sul contenuto delle regole ma le applica incondizionatamente. Eichmann ha introdotto il pericolo estremo della irriflessività. Ma il guaio del caso Eichmann era che di uomini come lui ce n’erano tanti e che quei tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali. E questa normalità è più spaventosa di tutte le atrocità messe insieme, poiché implica – come fu detto e ripetuto a Norimberga dagli imputati e dai loro patroni la normalizzazione del male.

Don Tonino Bello

Citazione

Principe di S.R.C. del grembiule

‹‹Allora Gesù si alzò da tavola, depose le vesti, si cinse un asciugatoio e si mise a servire››. Ecco la Chiesa del Grembiule. È una fotografia bellissima della Chiesa.

‹‹Allora Gesù si alzò da tavola, depose le vesti, si cinse un asciugatoio e si mise a servire››. Ecco la Chiesa del Grembiule. È una fotografia bellissima della Chiesa.

Sua Emm.za Sig. Card. Crescenzio Sepe

Si, perché di solito, la stola richiama l’armadio della sacrestia dove, con tutti gli altri paramenti sacri, profumata d’incenso, fa bella mostra di sé, con la sua seta e i suoi ricami. […] Il grembiule, invece, ben che vada, se non proprio gli accessori di un lavatoio, richiama la credenza della cucina, dove, intriso di intingoli e chiazzato di macchie, è sempre a portata di mano della buona massaia.

Si, perché di solito, la stola richiama l’armadio della sacrestia dove, con tutti gli altri paramenti sacri, profumata d’incenso, fa bella mostra di sé, con la sua seta e i suoi ricami.
[…] Il grembiule, invece, ben che vada, se non proprio gli accessori di un lavatoio, richiama la credenza della cucina, dove, intriso di intingoli e chiazzato di macchie, è sempre a portata di mano della buona massaia.

larmes de crocodile

sisma_emilia_crolli_chiesa_pieve_di_cento_ansa_1_1

L’anno 2021 è iniziato nel migliore dei modi: il FEC anche quest’anno ha pubblicato il suo tradizionale calendario fotografico. L’ultima presentazione la ricordiamo in un’affollata sala col cardinale Ravasi invitato tra i relatori (c’è il video su youtube). Ultimamente l’occasione non è stata evidentemente possibile. Tutto ciò che diciamo in questo momento è chiaro che si deve confrontare sul nostro … Continua a leggere

new our father

rm-encefalo

L’articolazione verbale del nuovo Padre nostro si presenta quanto mai complessa, poiché l’esercizio del linguaggio che si svolge direttamente nel sistema nervoso centrale, nel caso della preghiera corale rappresenta un’attività irriflessa. L’alterazione delle parole investe l’area di Wernicke nello sforzo di ricompresione e, tramite la corteccia motoria, l’area Broca nella riformulazione. Gli iniziali malapropismi danno agli oranti una sensazione di … Continua a leggere

omnia mutantur

maxresdefault

La discussione riguardo il “non indurci in tentazione” non si è incentrata sul fatto che tradurre è tradire, perché è tecnicamente dimostrata la perfetta aderenza della versione italiana alla vetus latina discendente dalla LXX di riferimento in greco. La questione è stata dibattuta più su un livello linguistico-semantico, ovvero come le parole rendano il significato nella lingua correntemente parlata. Dio … Continua a leggere

psicoreati

gay-pride-mediterranean

Nella sciagurata ipotesi che il ddl Zan-Scalfarotto-Boldrini venisse approvato pure al Senato, in Italia saranno perseguibili penalmente tutti i cittadini di parere difforme ai signori estensori la norma. Ovvero si introdurrà un reato di opinione che, a partire dall’indomani, darà assai filo da torcere alla Corte Costituzionale, ma senza dubbio incrementerà all’eccesso l’attività giudiziaria di tutto il sistema di giustizia. … Continua a leggere

Campania felix

yIVAb9F6aIkT

C’è nel sud Italia una regione di colore-covid giallo, il cui presidente si è lamentato per la scientifica manica larga usata dal ministro della salute nella colorazione. Di contro il governatore ha disposto tutte le chiusure e divieti che sono in suo potere. I pronto soccorsi delle grandi città vedono cortei di ambulanze, tamponamenti a catena, medici chiamati da ogni … Continua a leggere

chi canta …

Digressione

Responsorio

Invece le preghiere dei fedeli spesso vengono lette con un tono tale da guadagnare lo “share” di attenzione della dissertazione sull’estinzione dell’ornitorinco plantigrado nel basso Angola.
Questo è dovuto, in parte, alla nostra china liturgica da andazzo pavloviano, a riflesso condizionato, un atto da farsi con la testa altrove dove corpo e lingua reagiscono a filastrocca, con il coinvolgimento interiore paragonabile alla lucetta di stand-by del televisore. Inizia la messa e parte la marcia del reparto e si fanno le cose tutti insieme, unò-pì, unò-pì, da qualche parte arriviamo. In mezzo ci sarebbe pure la preghiera esplicita per i nostri fratelli e il mondo intero. Ma che davvero? Abbiamo pregato per i terremotati? Sicuro? Non so, non ci stavo badando.
(F. Rosini,Solo l’amore crea, San Paolo 2016, p. 189)