Absit iniuria verbis

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In un’intervista al quotidiano milanese ll Giornale, il vescovo emerito di Hong Kong, cardinale Joseph Zen Ze-kiun ha affermato: Leggendo il motu proprio e la lettera del Papa ai vescovi, si nota una ‘faciloneria’ e una ‘tendenziosità’ nel collegare il desiderio di usare la forma straordinaria della Messa con un giudizio negativo sulla forma ordinaria della Messa, o una tendenza a … Continua a leggere

Riflettere è ascoltare più forte

This is a general view of the central nave of Saint Peter's Basilica, transformed into the "hall" of the Roman Catholic Ecumenical Council, during the opening ceremony of the Council on Oct. 11, 1962 in Rome.  All the Council Fathers have taken their seats in the stands erected left and right, while Pope altar, under Bernini's huge bronze canopy, is seen in far background.  (AP Photo/Leslie Priest)

Il motu proprio Summorum Pontificum ha generato un fenomeno per molti sorprendente. Si tratta di un vero e proprio “segno dei tempi”: l’interesse che la forma straordinaria del rito romano suscita specie tra i giovani che non lo hanno mai sperimentato come forma ordinaria; manifestazione di una sete per “linguaggi” che non siano “la solita solfa”, ma che anzi invitano … Continua a leggere

orate fratres

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citazione di brani dal libro La riforma di Benedetto XVI. La liturgia tra innovazione e tradizione di mons. Nicola Bux Ma in tempi recenti anche le liturgie religiose – liturgia è parola che oggi si preferisce a culto, forse perché enfatizza il ruolo del popolo nell’azione sacra prima che il tempo dato a Dio – sono diventate «danze attorno al vitello … Continua a leggere

lingua morta (ammazzata)

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La comprensione del mistero non è quella che discerne la presenza di Cristo sull’altare e fa cadere in ginocchio annichiliti come Pietro esclamando: «allontanati da me che sono un peccatore»? Malgrado la Messa in lingua parlata, il numero dei fedeli nelle chiese è molto diminuito: forse anche perché, dicono alcuni, ciò che hanno compreso non è affatto piaciuto. Divo Barsotti diceva: «Crede … Continua a leggere

il fascino dei suoni

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Non occorre essere cattolici praticanti per rendersi conto che la liturgia della Chiesa vive, sul versante musicale, una stagione di decadenza, ossia di mancata bellezza. L’assenza pressoché generalizzata di bella musica nelle nostre parrocchie è forse il vuoto più struggente che si avverte all’interno del rito riformato. È il già citato Ferretti, peraltro ex cantautore, a ricordarlo: «Mi capiterà una … Continua a leggere

honesty is the best policy

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Rosmini proclama il primato della liturgia nella vita della Chiesa e nelle sue attività fondamentali. Egli afferma l’eminenza del Sacramento sulla stessa Dottrina e sulla Morale. Furono dunque i Sacramenti… quei riti misteriosi, quelle opere potenti, onde gli Apostoli riformarono il mondo intero… che creavano un’anima nuova dentro l’antica, una nuova vita, de’ nuovi cieli ed una nuova terra. In … Continua a leggere

“e non abbandonarci…”

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Nell’introduzione ai suoi scritti sulla liturgia, il papa [Benedetto XVI] confida che non lo interessavano i problemi specifici della scienza liturgica, ma l’ancoraggio della liturgia nell’atto fondamentale della nostra fede e quindi anche il suo posto nella nostra intera esistenza umana. Forse questa schiettezza confermerà ancora taluni liturgisti in quello che già pensano: Joseph Ratzinger non ha vera competenza in … Continua a leggere

sine Missa non possumus

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Non sembri disfattismo se sostengo che i documenti della Santa Sede miranti a regolare la liturgia cattolica sono inefficaci, perché è venuto meno il presupposto dell’osservanza: riconoscere al Signore il diritto di essere adorato come rivelato nella Scrittura e nella tradizione apostolica. Lo studio e il dibattito sul primato dello ius divinum mi sembrano essenziali per favorire la riforma della … Continua a leggere

ite, missa est

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Il pensiero di Benedetto XVI circa il rinnovamento liturgico voluto dal concilio, condiviso dalla maggior parte dei vescovi, è che contenga ricchezze non pienamente esplorate (cfr. Sacramentum caritatis n.3). Quindi la riforma liturgica non è affatto perfetta e conclusa: c’è bisogno di correzioni e integrazioni, procedendo però in modo differente dal tempo postconciliare, non imponendo obblighi se non quelli necessari, … Continua a leggere

ai vecchi tempi

Don-Camillo-Fernandel

Sappiamo ogni cosa: il pretino inviatoLe dai Superiori Le ha proposto – demolito il vecchio altare – di sostituirlo non con una comune Tavola come quella del «Lercaro Show», ma col banco da falegname che il compagno Peppone gli aveva vilmente fatto offrire in dono suggerendogliene l’utilizzazione. E ciò ricordando che il padre Putativo di Cristo era falegname e che … Continua a leggere