[Dalla relazione di Julio Loredo al seminario 2014 della Fondazione Il Giglio di Napoli] Gli stessi modernisti si vantavano di formare una società segreta per sovvertire la Chiesa, al fine di riconciliarla con le tendenze dominanti nella sfera temporale, come il razionalismo e il liberalismo. Dobbiamo iniziare una massoneria cattolica scriveva Antonio Fogazzaro nel 1907. Chi apparteneva a questa “massoneria cattolica” vantata dal Fogazzaro? Il suo nome è Legione, rivelava Fogazzaro in una conferenza tenutasi a Parigi nel 1907. E continuava: Egli vive, pensa e lavora in Francia, in Inghilterra, in Germania, in America come in Italia. Egli porta la talare, la divisa o la toga Egli si mostra nelle università. Egli si nasconde nei seminari. Egli invade la stampa. Egli prega nei profondo dei chiostri. Egli è esegeta e storico, teologo e scienziato, giornalista e poeta.
Questa “Legione” voleva niente di meno che una riforma radicale della Chiesa: Siamo parecchi cattolici, in Italia e all’estero, che vogliamo una riforma della Chiesa. […] Vogliamo una riforma dell’istruzione religiosa, la riforma della liturgia, la riforma della disciplina ecclesiastica, la riforma anche del governo supremo della Chiesa.
Il teologo francese Alfred Loisy, la figura più in vista del Modernismo, così definiva la meta di questa cabala: In realtà tutta la teologia cattolica, anche nei suoi principi fondamentali, la filosofia generale della religione, la legge divina, e le stesse leggi che regolano la nostra conoscenza di Dio, vanno sottomesse al giudizio del supremo tribunale [della modernità].

[…] Tali macchinazioni non potevano non richiamare l’attenzione del Pontefice. Nel 1910 egli pubblicò il motu proprio Sacrorum antistitum, nel quale accusava i modernisti di essersi raggruppati in una società segreta (clandestinum foedus), e di non aver abbandonato il disegno di disturbare la pace della Chiesa.
Nei decenni successivi, questo clandestinum foedus porterà avanti il “lavoro silenzioso e segreto” proposto dal Tyrrell, ispirando la maggior paret degli errori che hanno funestato la Chiesa nel secolo XX. Ridotto a una sorta di vita clandestina, il Modernismo ha continuato ad operare nella clandestinità, ispriando gran parte della contestazione religiosa che oggi esplode in seno alla Chiesa, affermava nel 1972 il teologo domenicano francese Albert-Marie Besnard.L


L’analisi di Madiran, dopo oltre mezzo secolo, è più che mai attuale, ma forse oggi più che di eresia si dovrebbe parlare di apostasia dei vescovi, cioè di un rinnegamento globale della fede cattolica, che non si esprime solo attraverso eresie ed errori, abbondantemente diffusi tra i vertici ecclesiastici, ma da un atteggiamento di fondo che si esprime anche in parole e gesti dotati di una forte valenza simbolica. Ci limitiamo a citare uno tra i più recenti esempi. [Roberto De Mattei]

ultima modifica: 2022-10-02T12:00:16+02:00da sedda-co
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