Gaudet Mater Ecclesia

La crisi che oggi investe il tema dell’autorità attribuita ai documenti del Vaticano II trova la sua ragione più profonda nell’eclissi del valore definitivo e infallibile che si deve riconoscere, a determinate condizioni, anche all’esercizio del magistero ordinario e universale.

Questo magistero ordinario, secondo la solenne definizione del Vaticano I, è infallibile: papa e vescovi sono quindi infallibili in ciò che essi insieme ed unanimemente annunciano quale dottrina di fede… Questo magistero ordinario è… la forma normale dell’infallibilità ecclesiastica. (J. Ratzinger, “Il nuovo popolo di Dio”, p.80)

[…] Ebbene, sembra di poter rilevare che il magistero ordinario e universale subisca oggi un oscuramento e una marginalizzazione nel dibattito teologico. Si assiste, infatti, a una specie di corto circuito che passa immediatamente dal magistero solenne definitorio al magistero semplicemente autentico senza considerare sufficientemente il possibile valore infallibile di asserti di fede proclamati costantemente dal magistero ordinario e universale. In tal modo, mentre si riconoscono i dogmi esplicitamente definiti, si ritiene totalmente opinabile ogni insegnamento proclamato nella forma del magistero ordinario e universale. In questo orizzonte le stesse Costituzioni dogmatiche del Vaticano II possono essere considerate del tutto discutibili essendo prive di dichiarazione definitorie solenni ed esplicite. Così la libertà dei teologi si troverebbe oggi a briglie sciolte per un’interpretazione e una ricerca in senso modernista oppure per un ritorno e un ristagno su posizioni ormai superate. Il Vaticano II viene accolto come un atto di magistero autentico certamente, ma non vincolante e quindi discutibile in ogni sua parte anche dottrinale.

[don Enrico Finotti, Vaticano II 50 anni dopo, ed. Fede&Cultura, 2012]

Gaudet Mater Ecclesiaultima modifica: 2022-10-06T18:03:28+02:00da sedda-co
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