come un vento che si abbatte impetuoso

 

Quando il Figlio dell’uomo verrà, credete che trovi della fede sulla terra?. Un interrogativo doloroso da un lato ma che, dall’altro, quasi ci conforta annunciando come nemmeno l’apostasia più cupa – nemmeno, insomma, quella che viviamo – possa esorbitare dal piano di una Provvidenza che tutto conosce anzitempo. Si tratta dunque di gettare lo sguardo nell’abisso e, pur con le debolezze di ogni uomo, mantenere l’equilibrio. (…)
Ed è forse un profondo senso del mistero, certamente associato all’accettazione delle verità che la Chiesa ci ha insegnato, la via da percorrere per tentare di non perdersi nella notte che attraversiamo. La strada non è banale: si può eccedere nell’osservare il buio dimenticando di cercare le stelle o perdersi in questa o quella luce – non importa se forte o fioca – trascurando il fatto che siamo avvolti dalle tenebre. C’è quindi chi esagera in un modo, cadendo nell’isolamento più nero, chi nell’altro, scambiando la notte per mezzogiorno. In entrambi i casi si finisce male e tutti, più o meno, siamo a rischio. [ANDREA GIACOBAZZI, nota introduttiva a “Parole chiare sulla Chiesa”]

Sappiamo che le porte dell’inferno non potranno prevalere contro la Chiesa. Sembra che la Chiesa viva oggi la stessa Passione del suo Sposo mistico. Come le più alte autorità della Chiesa possano offuscare la sua divinità, la sua dottrina, i suoi sacramenti fino alla sua costituzione stessa, è un mistero soprannaturale. Ma il mistero non distrugge la fede. Dovremmo forse abbandonare la nostra Madre perché è umiliata e sofferente? [DANIELE DI SORCO, conclusioni a “Parole chiare sulla Chiesa”]

Appartengo alla schiara di coloro che da anni denunciano quotidianamente errori e orrori del pontificato di Jorge Mario Bergoglio, ma dobbiamo ammettere che tutto ciò che ci rattrista e ci disgusta non nasce con Francesco. Anzi, semmai il pontificato di Bergoglio ha auto il paradossale “merito” di squadernarci sotto gli occhi ciò che prima solo pochi vedevano. Bergoglio è, infatti, solo l’ultimo (finora) anello di una lunga catena. Le radici di quella che non esito a definire apostasia affondano ben più in profondità. Bisogna quindi considerare tutte le deviazioni che hanno segnato i pontificati del post Concilio, compreso ill pontificato dello stesso Benedetto XVI. [ALDO M. VALLI, postfazione a “Parole chiare sulla Chiesa”]

Molti cattolici che di recente hanno scoperto la Tradizione e la Messa di sempre lo hanno fatto aprendo gli occhi sullo sfacelo che abbiamo descritto sopra; il naturale sensum fidei che, nonostante tutto, ancora può debolmente brillare nella Chiesa a causa della predicazione plurisecolare della dottrina, avrà mostrato loro la contraddizione tra quest’ultima e le recenti deviazioni dottrinali, pastorali, liturgiche volute ed incoraggiate dal Vaticano II. (…)
In quasi tutti questi casi, l’equazione crisi nella Chiesa = Papa Francesco è immediata. Essa però è riduttiva ed imprecisa, e vediamo perché. [dal 2° capitolo di “Parole chiare sulla Chiesa”]

come un vento che si abbatte impetuosoultima modifica: 2023-06-05T11:38:09+02:00da sedda-co
Reposta per primo quest’articolo