musica_mente

Certo, non bisogna pensare che la musica sacra cristiana non esista più, ma nemmeno ritenere che ogni musica sia sacra, religiosa in senso stretto, o addirittura cristiana, secondo una tendenza new age. E’ possibile che la lontananza dalla fede o dissonanza di certa musica sacra nella liturgia attinge alla caratteristica del culto cristiano che a differenza di altri culti religiosi ha una chiara impostazione responsoriale: Dio parla e l’uomo ascolta e risponde; questo è l’andamento del canto sacro cristiano: fino a raggiungere la consonanza ragionevole con colui che è il Logos. La musica cristiana deve rivelare la verità, deve essere espressione alta e completa della preghiera della Chiesa non del sentimento individuale. Uno stadio previo è certamente la soggettività della voce che viene dall’anima e si fa canto, ma deve confluire e in certo senso ri-crearsi nell’oggettività del Verbo.
Il musicista liturgico deve sapere di musica e di fede cristiana onde raggiungere l’alta vetta della sintonia col mistero celebrato. Questo è il canone ovvero la regola della musica che può accedere alla divina liturgia cristiana. Se tra i tanti tipi di gregoriano in circolazione all’epoca, solo qualcuno ha avuto cittadinanza, vuol dire che ha superato la selezione di cui appena abbiamo detto ed è giunto fino a noi. Può essere oggi diversamente? Spesso col vecchio amico benedettino Anselmo Susca, insigne gregorianista, ci siamo chiesti se non ci sia proprio nulla di “attivo” nell’ascoltare, nell’intuire, nel commuoversi.

 

 

musica_menteultima modifica: 2023-05-19T12:10:12+02:00da sedda-co
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