honesty is the best policy

Rosmini proclama il primato della liturgia nella vita della Chiesa e nelle sue attività fondamentali. Egli afferma l’eminenza del Sacramento sulla stessa Dottrina e sulla Morale.

Furono dunque i Sacramenti… quei riti misteriosi, quelle opere potenti, onde gli Apostoli riformarono il mondo intero… che creavano un’anima nuova dentro l’antica, una nuova vita, de’ nuovi cieli ed una nuova terra. In somma, ciò che gli Apostoli aggiunsero alla loro predicazione, fu il culto cattolico, che nel Sacrificio, ne’ Sacramenti e nelle preghiere annesse principalmente consiste. Le dottrine che colla predicazione si diffondevano, erano altrettante teorie; ma la forza pratica, la forza di operare, nasceva dal culto, onde l’uomo attinger doveva la grazia dell’Onnipossente. [Antonio Rosmini, “Delle cinque piaghe”]

In altri termini egli riconosce che l’annunzio evangelico non potrebbe essere compreso dai popoli, né la norma morale della legge evangelica essere vissuta se il Sacramento non abilitasse la mente dell’uomo peccatore a comprendere il pensiero di Cristo e la sua volontà a vivere la nuova legge dello Spirito. (…)
In tal modo si vede con chiarezza come il Rosmini anticipi quello che è il cuore della Costituzione liturgica del Vaticano II, che afferma che la liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù (SC 10). La liturgia quindi in Rosmini e poi nel Vaticano II non ha solo un primato logico nella trattazione, ma ha un primato esistenziale, che innerva necessariamente e permanentemente tutti gli aspetti della vita ecclesiale.

[don Enrico FinottiVaticano II 50 anni dopo, Fede&Cultura, 2012, p.386]

honesty is the best policyultima modifica: 2022-11-14T14:30:58+01:00da sedda-co
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