surrexit Christus spes mea

Lo stesso Machovec, un marxista ateo che si è interrogato con sincerità sulla figura di Gesù, non si nasconde la complessità storica e psicologica del problema quando si domanda: «Come mai i seguaci di Gesù… furono capaci di superare la terribile delusione, lo “scandalo della croce”, approdando anzi a un’offensiva vittoriosa? Come mai un profeta, le cui predizioni non si erano avverate, è potuto diventare il punto di partenza della più grande religione del mondo?».

A chi nega la risurrezione rifiutando come “non storiche” le testimonianze del Nuovo Testamento spetta di provare, storicamente e psicologicamente, come sia stato possibile che dopo la morte di Gesù sia potuto risuonare l’annuncio della sua risurrezione. Tra la conclusione infamante della vita di Gesù e la nascita del cristianesimo c’è un vuoto da colmare. Un sentimento dovette essere comune tra i discepoli all’indomani della crocifissione di Gesù: «Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele!» (Lc 24,21). Delusi e frustrati, i discepoli tornarono alle loro case e ripresero il lavoro che un giorno avevano abbandonato per seguire il Maestro. Ma ben presto i discepoli dispersi tornarono a riunirsi, si formò una comunità dinamica e coraggiosa.

Bisogna spiegare in modo plausibile questo straordinario dinamismo del cristianesimo delle origini. […] Anche se non avessimo alcuna testimonianza sulla risurrezione, dovremmo supporre che tra la morte di Gesù e la nascita del Cristianesimo dev’essere intervenuto un avvenimento capace di trasfigurare la storia tragica della sua fine sulla croce. Dev’essere intervenuto qualcosa capace di far sì che il “fallimento” della croce non solo non costituisse un ostacolo alla propaganda della nuova fede, ma diventasse addirittura un elemento basilare di questa fede e del suo annuncio. L’esperienza di questo avvenimento dovette, inoltre, essere intensa e chiara in modo da non lasciar adito a dubbi. Da un punto di vista psicologico si richiede un’esperienza la cui intensità positiva sia stata almeno tanto grande quanto lo era stata l’esperienza negativa della passione e della morte di Gesù.

Franco Ardusso, Gesù Cristo, Ed. San Paolo

surrexit Christus spes meaultima modifica: 2022-04-16T18:00:37+02:00da sedda-co
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