Non vedi che rovina?

Tra i primati stabiliti dall’attuale Pontefice c’è, in ordine di tempo, il nome stesso da lui scelto: il primo Papa nella storia della Chiesa a chiamarsi Francesco. Santi che portano il nome “Francesco” nell’emerologio romano se ne contano almeno 240, i più noti storicamente sono senz’altro Francesco Saverio, di Paola, di Sales e d’Assisi. A quest’ultimo Sua Santità ha fatto specifico riferimento, recandosi più di una volta ad omaggiarlo in Assisi. Chissà se in conclave accettò l’elezione sentendo la stessa chiamata del poverello di Assisi.
In seguito alla conversione scaturita dalla detenzione come prigioniero di guerra, dopo avere rinunciato agli averi della famiglia, una volta lasciata casa, denudatosi davanti a tutti e accolto dal vescovo, al giovane Francesco parla il crocifisso della diroccata chiesetta di San Damiano: «Ripara la mia casa che va in rovina». Da quel momento si rimboccò le maniche per rimettere in piedi quel rudere poco fuori delle mura di Assisi, dando degna collocazione al crocifisso (oggi posto nella Basilica di Santa Chiara in Assisi). Il lavoro non impiegò qualche mese, perché si stima trascorse ben due anni nella ricostruzione della chiesetta di San Damiano, abitando lì stesso come un senzatetto che viveva alla buona in un ricovero di fortuna. Solo col tempo comprese che il Signore gli chiedeva di riparare non un luogo ma la Chiesa, con la “C” maiuscola.
Le peripezie che poi si articolano nel corso della vita, rendono la biografia di San Francesco d’Assisi altamente significativa, se non addirittura intrigante. Una figura di santità tanto grande quanto eccentrica per la singolarità di certi comportamenti. Ad esempio quando andava per le vie d’Assisi gridando che «l’amore non è amato!», talvolta salendo sui tetti, buttando via la mercanzia del padre, quando volle rotolarsi nudo nella neve o buttarsi nel roseto per scacciare le tentazioni della carne. La stessa scelta dell’indigenza materiale e degli stenti, sono comportamenti che, se non parlassimo di San Francesco d’Assisi in quanto tale, uno psicologo non esiterebbe a definire quantomeno squilibrati. Sarebbe interessante verificare se tra le carte allora richieste per l’ordinazione ci fosse pure il certificato di salute psichica. Alda Merini non esitò a definirlo «completamente pazzo».
Sappiamo che il Serafico Padre non volle mai ricevere l’ordinazione sacerdotale; infatti è classificato tra i santi religiosi (non sacerdoti). La tradizione ci dice che volle restare diacono per una scelta di umiltà. Per lo stesso motivo indicava lo Spirito Santo come ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, sebbene lui non mancò di fare la sua parte. La crescita esponenziale dell’Ordine verificatasi da principio, causò degli inconvenienti quando sfuggì di mano. Veniva accolto indiscriminatamente chiunque condividesse l’ideale di povertà e fraternitas; entrando nell’Ordine venivano vestiti come frati, senza adeguato discernimento iniziale. La vita religiosa senza vocazione o sufficiente preparazione, diede presto inconvenienti che convinsero il Santo sulla necessità di regole. Al capitolo XIII della prima Regola non bollata leggiamo per esempio:
Se un frate, per istigazione del diavolo, dovesse fornicare, sia spogliato dell’abito, che per il turpe peccato ha perduto il diritto di portare, e lo deponga del tutto, e sia espulso totalmente dalla nostra Religione. E dopo faccia penitenza dei peccati.
La promiscuità dello stare “in mezzo alla gente”, nello stile errante ed accattone, diede luogo a certe situazioni, evitate quando si strutturò la vita comunitaria nei conventi. Erano situazioni incresciose che senza dubbio misero a dura prova la reputazione del nascente Ordine religioso, ma la linea tenuta all’epoca dalla Congregazione dei religiosi (fondata nel 1586, sic!) fu senz’altro espressione della paternità di Dio. Poiché anche il corpo mistico di Cristo può ammalarsi, promuovere l’igiene mentale fa bene alla sua salute, allo stesso scopo detto dal crocifisso di San Damiano.

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Non vedi che rovina?ultima modifica: 2021-02-13T11:48:32+01:00da seddaco
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