“mini-arbitri”

Gli anni delle superiori vissi l’esperienza da arbitro di pallacanestro FIP, della quale ritrovo nel disco rigido i rendiconti delle paghe, i rapporti, i quaderni tecnici, modulistica, tanti e tanti documenti, tra cui schede e manualistica prodotta integrando miei scritti a testi fruibili in rete. Non so se fosse un talento, ma mi stupisco di me stesso vedendo quale fosse la mia attitudine alla scrittura già allora.


La pallacanestro anche dal punto di vista arbitrale si è rivelato lo sport più innovativo e moderno con l’introduzione di una novità senza precedenti: i “miniarbitri”. Questa categoria, presente in pochissime federazioni, raccoglie i ragazzi nella fascia di età tra i 13 e i 16 anni (a 17 anni allievi arbitri, con la maggiore età arbitri). Con questa risorsa la federazione ha sistemato tutto il settore giovanile degli under 13 e 14 e open. Inoltre si è assicurata una buona leva per le categorie arbitrali superiori, che sarà auto-selezionata dagli stessi ragazzi, i quali dopo aver fatto una buona pratica decideranno se continuare o smettere lì. Permette, quindi, di imparare partendo dal basso, con tempi molto più lunghi e acquisendo un buon bagaglio per l’avvenire. La positività di questa iniziativa sta anche nella possibilità che viene data ai giovani aspiranti arbitri, che così incoronano il loro sogno di vedersi in divisa e trovare un loro spazio nel modo dello sport.

Spesso e volentieri sono molto sottovalutati. La pallacanestro che sia giocata da ventenni o da ragazzini è sempre lo stesso sport, le difficoltà tecniche che si possono presentare sono sempre le stesse e il regolamento rimane invariato. Per cui comunque, seppur con una preparazione inferiore, i miniarbitri devono affrontare sforzi che non hanno niente da invidiare a quelli di colleghi più grandi. Anzi è riconosciuto che più si va in categorie basse, più ci si trova davanti un gioco ricco di infrazioni e falli, male organizzato e caotico, dal quale deriva un arbitraggio sicuramente più difficile.

Tuttavia è necessaria una forte tutela di questa risorsa. Gli allenatori con un età media nettamente superiore ne approfittano senza farsi scrupoli: si fanno forti a urla e con aggressività. La loro astuzia più grande sta nel far perdere credibilità all’arbitro di fronte al pubblico e trattandosi di ragazzi, specie se alle prime armi, ci vuole poco: è la parola di un cinquantenne contro quella di un ragazzo con la metà della metà degli anni.

“mini-arbitri”ultima modifica: 2020-04-23T15:48:06+02:00da sedda-co
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