sicut ego non sum de mundo

Nell’A.T. Israele (sostantivo femminile) è definita la sposa/amata dello sposo/amato che è il Signore Dio. I profeti in particolare hanno espresso questo concetto. Geremia: mi ricordo dell’amore al tempo del tuo fidanzamento quando mi seguivi nel deserto. Poi erano cominciati rimpianti degli Dei d’Egitto, tradimenti coi Baal cananei, infedeltà con le divinità di assiri, babilonesi, persiani… Allora Osea aggiungeva: Mi chiamerai “marito mio” e non più “Baal, mio padrone”; quando Israele non corrispondeva, rimproverava: non far festa con gli altri popoli, perché hai praticato la prostituzione, abbandonando il tuo Dio. (…) Uno spirito di prostituzione li svia e si prostituiscono, allontanandosi dal loro Dio Così la sposa del Signore, infedele, adultera, era divenuta prostituta del mondo. Una Chiesa che si fa figlia del suo tempo, se risente le stesse devianze culturali dell’epoca, si presenta come una società umana tra le altre, insignificante perché incapace di testimoniare la verità atemporale (storica ma eterna).

sicut ego non sum de mundoultima modifica: 2023-03-12T15:50:51+01:00da sedda-co
Reposta per primo quest’articolo