Novena di Natale

129011925_1255182004859520_2938610180807183466_n

“Arriva il Re Signore, venite adoriamo”: è annuncio e invito a un tempo. L’invitatorio che introduce la novena presenta le antiche profezie che annunciavano la venuta del Messia, quanto vedremo realizzarsi a Natale. Il canto delle profezie enumera le promesse fatte dal Signore per bocca dei profeti e acclama “Regem venturum Dominum, venite adoremus”. Michea predisse che il re d’Israele sarebbe nato a Betlemme, Isaia che Dio si sarebbe manifestato in un bimbo partorito da una vergine, discendente della stirpe regale di Davide.

Sono ancora dall’Antico Testamento i versetti della Sacra Scrittura nel polisalmo. Riecheggiano la gioia che caratterizza l’attesa del lieto evento. Tutta la creazione è coinvolta in questo avvenimento: “giubilate, o cieli; rallegrati, o terra; o monti, gridate di gioia”. Le nubi nell’alto dei cieli piovano il giusto, perché la terra possa germogliare il Salvatore atteso. Dai cherubini discende nel mondo a inaugurare una nuova era per il popolo.

Il capitolo che segue intona gravemente le parole della lettera agli ebrei; il Nuovo Testamento si rivolge al popolo dell’Antica Alleanza. L’agnello di Dio che porta su di sé i peccati del mondo è lo stesso sacerdote che offre sé stesso in sacrificio di soave odore. Lui impersona il “re della giustizia” anelato dal popolo d’Israele.

A questo punto il canto si apre in tono festoso all’inno liturgico che, con le parole della tradizione, mette in luce il mistero dell’incarnazione sotto gli aspetti soteriologici, cristologici, mariani… La luce dirada le tenebre e ci viene offerta la salvezza, col condono del nostro debito. Il grembo di una vergine diviene tempio di Dio in un mistero imperscrutabile.

267627708_4167179276716696_2063793059448186979_nDalla Vergine SS. viene allora il cantico evangelico del Magnificat, scaturito dall’esultanza del suo spirito nel Signore. Preceduto e seguito dalle antifone maggiori di Avvento che, in gregoriano, cantano i titoli dell’Emmanuele, re delle genti, chiave di Davide, radice di Iesse, astro che sorge, sapienza… Le iniziali delle antifone “o” formano l’acrostico ERO CRAS: “verrò domani” in latino.

L’orazione finale, mentre traduce in richiesta tutto il canto, sembra aprire alla benedizione eucaristica che segue: affrettati Signore, dona la tua grazia e consolazione a noi che in te confidiamo. Nel SS. Sacramento il Signore vivo e vero viene ancora oggi incontro, in attesa dell’ultima venuta nell’eternità.

Chiesa Sant’Ignazio M. dei padri filippini – Palermo

TRACCIA > 00:22 Rorate coeli | 03:36 Invitatorio (canto delle profezie) | 08:41 Polisalmo | 12:36 Capitolo | 13:12 Inno | 15:38 Antifona maggiore | 16:33 Magnificat | 21:23 Esposizione eucaristica | 23:18 Tantum ergo | 26:21 Benedizione eucaristica | 27:08 Orazione per il Sommo Pontefice ! 28:03 Invocazioni riparatrici ! 29:34 Reposizione

133034965_3157105311057436_4862683773287269789_n

Novena di Nataleultima modifica: 2021-12-21T15:38:12+01:00da sedda-co
Reposta per primo quest’articolo