passus et sepultus est

Che cosa è questa strana passione, che abbiamo già considerata nel capitolo sul Getsemani, guardata solo dai cattolici come un istinto salutare, per la quale uomini e donne – perfino ragazzi e fanciulle nella pienezza di vitalità e forza -, pensano che l’unica cosa degna di essere vissuta sia rinchiudersi in una cella a soffrire? Che cosa è quell’istinto che suggerisce alla carmelitana di appendere una croce vuota nella sua cella per ricordarle che essa deve prendervi il posto della figura assente – e insieme la rende la più felice di tutte le donne? La gioia di una donna – potrei dire la letizia – per il suo primo bimbo è soltanto un’ombra della gioia solenne di una carmelitana, della delizia inesprimibile di una povera Clarissa, di donne cioè che hanno sacrificato ogni grande e piccola cosa che il mondo pensa sola degna di essere posseduta. […]

Il fatto è semplicemente inesplicabile se non si pone un’ipotesi: che quella straordinaria sete di Cristo sulla Croce sia stata comunicata ai suoi membri; che la sua ambizione di soffrire si perpetui nel mistico Corpo nel quale Egli rinnova la storia della passione; che queste anime di fedeli siano le cellule di quel Corpo e che, come le sue mani e i suoi piedi trafitte da chiodi, si rallegrino nel sapere che sono chiamate a tale augusta vocazione per la quale la redenzione operata sul Calvario è perpetuamente rinnovata sulla terra; che siano veramente capaci di “compiere ciò che manca alla passione di Cristo”; che siano agnelli di Dio, il sangue dei quali si mescola al sangue del Calvario; infine, il sacrificio delle quali sia gradito perché unito a quello di Dio.

Robert Hugh Benson, Cristo nella Chiesa, Fede&Cultura, 20181, p. 129


L’unica resistenza legittima è quella di chi non ignora il diritto canonico e crede fermamente nella visibilità della Chiesa; di chi non cede al protestantesimo e non pretende di farsi Papa contro il Papa; di chi modera il suo linguaggio e reprime le passioni disordinate che possono spingerlo a gesti inconsulti; di chi non scivola in fantasie apocalittiche e mantiene un fermo equilibrio nella tempesta; di chi, infine, tutto fonda sulla preghiera, nella convinzione che solo Gesù Cristo e nessun altro salverà la sua Chiesa.
Roberto de Mattei

passus et sepultus estultima modifica: 2021-08-18T15:42:04+02:00da sedda-co
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