Il vangelo di oggi (Gv 3,1-8) presenta la bella figura di Nicodemo, nel suo incontro notturno con Gesù. Il dialogo tra i due mostra come il fariseo credente in Cristo, al pari degli apostoli prima della risurrezione, non capisse le parole di Gesù: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Senza dubbio nel dialogo con Nicodemo Gesù gli spiegò il senso delle cose, ma la risposta è riportata dall’evangelista in modo troppo ermetico per essere in tutto chiara anche a noi. Bisogna rinascere «da acqua e Spirito»: l’acqua è il segno sacramentale del nostro battesimo, lo Spirito Santo accresce il dono della fede col carattere sacramentale della confermazione. Il primo rimette il peccato originale, il secondo quello attuale (nella confessione), ovvero ci salva ogni giorno. L’assistenza dello Spirito Santo è indispensabile nella vita cristiana non solo per il perdono sacramentale, dopo aver peccato, ma pure per fare scelte ed operare in modo da evitare previamente di peccare.
Quando nella Chiesa ci si riunisce “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” all’inizio si invoca normalmente lo Spirito Santo. Davanti ai buchi nell’acqua che talvolta risultano dai consessi, non si capisce se lo Spirito Santo abbia soffiato sul serio. Le ultime norme per la zona rossa tengono chiusi parrucchieri ed estetisti, creando non pochi disagi a certe ordinazioni, accuratamente preparate col fotografo. Ma sarà il conto corrente rimpinzato di mese in mese dai soldi dell’8‰, che farà posto alla gioia di celebrare il rendimento di grazie (eucaristein) al Signore che rimpingua il portafogli. La filmografia di Checco Zalone insegna: «il posto fisso è sacro».
Santa Madre CEI nutre i piccoli del corvo che gridano a lei, sicché ogni amarezza per chiese vuote e confessionali deserti è consolata dalle grazie elargite alla Sposa di Cristo nella buona e nella cattiva sorte dall’ufficio sostentamento clero garantite vita natural durante in carestia, crisi economica o pandemica.
«Dovete rinascere dall’alto» è un imperativo anche per la Chiesa. Quando si ritiene di fare grandi cose con programmi pastorali, riempire i conventi con progetti vocazionali e tanto di budget, oppure portare avanti una riforma della Chiesa… Mettersi in ascolto dello Spirito Santo non è esercizio intellettualistico, richiede un atteggiamento di preghiera che ci salva realmente da tante porcate.